
Il Decreto Sostegni ter (D.L. n. 4/2022), pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 21 del 27 gennaio 2022), ha previsto nuovi contributi a fondo perduto in favore
delle imprese che svolgono prevalentemente attività di commercio al dettaglio, settore che risulta essere stato maggiormente colpito dalle misure di contenimento e prevenzione adottate per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19.
Le imprese beneficiare del contributo in oggetto sono quelle identificate dai seguenti codici ATECO 2007:
47.19 (grandi magazzini. commercio al dettaglio in negozi non specializzati di pc, elettronica, elettrodomestici, negozi non alimentari)
47.30 (carburante)
47.43 (apparecchiature audio e video)
tutte le attività dei seguenti gruppi: 47.5 (tessile, ferramenta, vernici, tappeti, elettrodomestici, mobili) 47.6 (libri, giornali, giocattoli, articoli sportivi), 47.71 (abbigliamento) 47.72 (calzature, articoli in pelle) 47.75 (profumeria, erboristeria) 47.76 (piante, fiori, fertilizzanti, animali domestici, alimenti per animali) 47.77 (orologi e articoli di gioielleria) 47.82 (commercio ambulante di prodotti tessili, abbigliamento, calzature), 47.89 (commercio ambulante di altri prodotti) 47.99 (commercio al dettaglio al di fuori di negozi, banchi e mercati).
Il requisito richiesto per aver diritto al contributo è che l’ammontare di ricavi riferito al 2019 non sia superiore a 2 milioni di Euro, inoltre, le imprese devono aver subito una riduzione del fatturato nel 2021 non inferiore al 30% rispetto al 2019.
L’ammontare del contributo spettante è determinato applicando una percentuale alla differenza tra l’ammontare medio mensile dei ricavi relativi al periodo d’imposta 2021 e l’ammontare medio mensile dei medesimi ricavi riferiti al periodo d’imposta 2019, come segue:
60% per i soggetti con ricavi 2019 non superiori a 400 mila euro
50% per i soggetti con ricavi 2019 superiori a 400 mila euro e fino a 1 milione di euro
40% per i soggetti con ricavi 2019 superiori a 1 milione di euro e fino a 2 milione di euro
Le istanze, a differenza dei precedenti contributi a fondo perduto, andranno inviate al Ministero dello sviluppo economico, esclusivamente in via telematica. I termini, le modalità e ogni altro elemento necessario all’attuazione dell’agevolazione saranno definite da apposito decreto del MISE.
Per l’erogazione dei predetti contributi, è stato istituito un apposito Fondo, nello stato di previsione del MISE, denominato “Fondo per il rilancio delle attività economiche”. Nel caso in cui le risorse stanziate, pari a 200 milioni di Euro, non fossero sufficienti a soddisfare tutte le istanze ammissibili, il Ministero dello sviluppo economico provvederà a ridurre in modo proporzionale il contributo sulla base dei fondi disponibili e del numero di domande ammissibili pervenute, tenendo conto delle diverse fasce di ricavi.
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